La vita consacrata, profondamente radicata negli esempi e negli insegnamenti di Cristo Signore, è un dono di Dio Padre alla sua Chiesa per mezzo dello Spirito. Con la professione dei consigli evangelici i tratti caratteristici di Gesù — vergine, povero ed obbediente — acquistano una tipica e permanente «visibilità» in mezzo al mondo, e lo sguardo dei fedeli è richiamato verso quel mistero del Regno di Dio che già opera nella storia, ma attende la sua piena attuazione nei cieli.
Lungo i secoli non sono mai mancati uomini e donne che, docili alla chiamata del Padre e alla mozione dello Spirito, hanno scelto questa via di speciale sequela di Cristo, per dedicarsi a Lui con cuore «indiviso» (cfr 1 Cor 7, 34).
Anch’essi hanno lasciato ogni cosa, come gli Apostoli, per stare con Lui e mettersi, come Lui, al servizio di Dio e dei fratelli. In questo modo essi hanno contribuito a manifestare il mistero e la missione della Chiesa con i molteplici carismi di vita spirituale ed apostolica che loro distribuiva lo Spirito Santo, e di conseguenza hanno pure concorso a rinnovare la società. (S.Giovanni Paolo II)
La vita di consacrazione non è una scelta, ma una chiamata che esige una risposta. Ogni chiamata ha dentro un progetto e noi dobbiamo essere in attento ascolto, aperti all’ ascolto per capire. Dio chiama per condurci “fuori” da noi stessi, poiché la vera realizzazione dell’essere è aprirsi agli altri e dimenticarsi di sé, anche se questo non significa autodistruggersi. Ognuno è chiamato “fuori” in modo diverso, con una vocazione propria. Solo chi è in ricerca capisce veramente, può ascoltare la chiamata; il discernimento aiuta a ripercorrere la storia personale e a scoprire Dio che passa momento per momento nella propria vita, attraverso delle mediazioni (la Parola, le persone, le situazioni….). Un sentire questo che non è il sentire col sentimento.
I Segni
Il segno chiaro della chiamata alla consacrazione è il trasporto verso Dio, il profondo bisogno di Lui, l’innamoramento di Dio; e come per l’amore verso un’altra persona, anche in questa vocazione c’è prima lo slancio del cuore e poi è Dio a volere che la fede cresca. L’iniziativa è sempre di Dio e all’ uomo spetta solo la risposta; Dio ha già tracciato il cammino e chiede a noi solo di mettere il piede nella Sua orma. Dopo la chiamata, la ricerca di Dio non deve però esaurirsi, perchè se è pur vero che una vocazione si innesta principalmente sulla fedeltà di Dio, è comunque necessaria la collaborazione dell’uomo per farla crescere. Dio lascia sempre all’ uomo la sua libertà.
E’ un dono. La consacrazione è un dono speciale che Dio fa alla Sua Chiesa e a qualche persona in particolare, che egli guarda con amore unico (fissatolo..lo amò) rivolgendo il Suo invito: SEGUIMI! Diventa quindi il dono totale di se stessi a Dio per il bene di tutti e non solo al fine di realizzare la propria vocazione. I religiosi e le religiose, testimoniano che la vita cristiana è esigente, radicalizzando ciò che Gesù consiglia e assumendolo nella propria vita come “voto”. Essi indicano che seguire Gesù trasforma la vita, cambia il proprio nome ed il proprio volto, rende uomini e donne più veri e più liberi. Con la propria vita il religioso e la religiosa ci comunicano che Dio viene prima di ogni altra cosa, è l’assoluto, che chiede tutto e che dona tutto.
I Carismi
Alla scelta definitiva di consacrare la propria vita a Dio si arriva solo dopo un lungo cammino, in cui si approfondisce sempre più il senso del rapporto personale con Dio, nello studio del carisma dell’ordine e attraverso la vita nella comunità di cui si entrerà a far parte. La vita religiosa ha come fondamento l’esperienza comunitaria, via privilegiata per l’incontro con Cristo, e si esprime in una moltitudine di ordini di cui i religiosi e le religiose fanno parte. Ognuno dei numerosi ordini è caratterizzato da un particolare carisma, cioè il dono che Dio fa attraverso lo Spirito Santo al fondatore di un ordine; si tratta di una luce che illumina un particolare aspetto del Vangelo e si fa servizio in e per la Chiesa.
La varietà di ordini è segno della provvidenza e della fantasia dell’Amore di Dio: in questo modo donne e uomini diventano presenza concreta di questo Amore per ogni fratello.