Voci dalla Visita Pastorale

Sabato 08 Febbraio 2020 si è svolta l’attesa visita pastorale di mons. Delpini, con un programma ricco di incontri e di eventi. È da lì che vogliamo ripercorrerla, attraverso le voci che l’hanno vissuta, in ogni suo momento particolare.

È iniziata al cimitero dove il parroco ed alcuni LAICI impegnati nell’animazione delle funzioni funebri hanno accolto l’arcivescovo. Perché proprio da lì? Perché questo luogo – ha spiegato l’arcivescovo – fa pensare al passato, ai nostri avi, alla storia quindi della comunità. E questo vuol dire pensare alla gratitudine per chi ci ha preceduto e pensare anche alla speranza della resurrezione, a partire da un luogo sacro che se pure avvolto nel silenzio, “parla”.
La visita è stata poi caratterizzata da un momento privilegiato per tutti i RAGAZZI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA e dei loro genitori che sui piazzali delle chiese, sventolando foulard e nastri colorati, hanno atteso il vescovo per dargli il benvenuto. Prendendo il microfono egli ha rivolto un primo messaggio ai genitori: “Abbiate più fiducia nelle vostre capacità di educare i vostri figli”.

Il secondo messaggio ai ragazzi: “vi consegno un’immaginetta con la preghiera da usare il giovedì sera. Questa preghiera l’ho consegnata a tutti i ragazzi della diocesi dicendo di pregare in quel momento. Così facendo tutti i ragazzi che hanno incontrato il vescovo possono unirsi nella preghiera assieme.”
Anche i CHIERICHETTI hanno avuto il loro momento speciale con l’arcivescovo.
Non è abitudine ritrovarsi in sacrestia e sfogliare le pagine di “Fiaccolina”, il mensile a loro dedicato con informazioni sui tempi liturgici, il servizio all’altare, appuntamenti e curiosità, insieme al vescovo…Il gruppo era al gran completo, soprattutto dopo la vestizione dei nuovi chierichetti avvenuta il 19 gennaio 2020 quando ben 7 nuovi ragazzi + 1 nuova ragazza sono entrati a farne parte, promettendo di impegnarsi a servire Gesù con gioia, impegno, costanza e anche serietà.
Le stesse parole che caratterizzano sempre anche il servizio dei CORI PARROCCHIALI che animano le celebrazioni liturgiche e di tutte le persone che, a vario titolo, si impegnano nella comunità secondo i propri talenti e le proprie ispirazioni.
L’incontro con il CONSIGLIO PASTORALE ha segnato poi l’inizio della serata in oratorio.
“Vorrei incoraggiare a riflettere – dice Delpini – sulla vita della comunità pastorale. Dopo 10 anni di comunità che cammino si è svolto? Quello che dovremmo imparare è di avere lo stesso sguardo che avrebbe Cristo, sulla nostra comunità. Gesù è il nostro modello, anche in questo. Anche la risposta dei discepoli può esserci utile: “non sappiamo dove andare se Tu ci lasci, perché Tu hai parole di vita eterna”. Per valutare il cammino della comunità dobbiamo pertanto domandarci ciò che a Gesù sta a cuore. E il criterio è unico: è il comandamento dell’amore, che vi amiate gli uni gli altri. Lo scopo della comunità pastorale è la missione, cioè l’annuncio del Vangelo a tutte le creature. Esse esistono perché abbiamo uno scopo comune, tener viva la nostra fede e contagiare gli abitanti del territorio con la speranza e la gioia che provengono dal Vangelo. Questa missione si esprime attraverso alcune indicazioni diocesane:
- Riscoprire la CENTRALITA’ DELLA MESSA, affinchè essa produca il suo frutto: vivere la messa significa uscirne con un nuovo desiderio d’amore che fa vivere il quotidiano da cristiani
- Vivere l’ORATORIO COME LUOGO DELLA PROPRIA VOCAZIONE, affinché i più giovani divengano adulti scegliendo con criteri cristiani ciò che faranno nella vita
- ESSERE SALE DELLA TERRA E LUCE DEL MONDO, essere cioè significativi per il contesto nel quale viviamo, facendo risplendere la luce che è dentro di noi, convertendola in sollecitudine verso le persone.
Infine, guardiamo sempre a Gesù e al Suo Spirito che ci fa diventare scintille, persone che incontrando gli altri, le fanno ardere dello stesso ardore che hanno dentro”.
La cena frugale con i COLLABORATORI nel salone polifunzionale è stato poi l’ultimo momento della visita pastorale, nel quale si è respirata davvero un’aria di familiarità, anche col vescovo.

Forse quando ha scelto i soggetti del suo stemma araldico (andate a cercarlo!) aveva già immaginato di vivere tutti questi incontri con il “suo” popolo ambrosiano, un popolo che chiede al suo Arcivescovo che con il suo magistero gli insegni a volare, a volare sempre alto verso gli ideali del Vangelo.

Ci uniamo anche tutti noi – insieme ai ragazzi della nostra comunità e della diocesi intera – nella preghiera che il nostro arcivescovo ha loro consegnato.
Appuntamento…ogni giovedì sera!