Speciale Domenica della Parola di Dio

Il 30 settembre 2019 con lettera apostolica in forma di Motu proprio, papa Francesco istituiva la “Domenica della Parola di Dio”, indicando anche la finalità di questa giornata: «Il giorno dedicato alla Bibbia vuole essere non “una volta all’anno”, ma una volta per tutto l’anno, perché abbiamo urgente necessità di diventare familiari e intimi della Sacra Scrittura e del Risorto, che non cessa di spezzare la Parola e il Pane nella comunità dei credenti».

Proponiamo qualche parola di approfondimento suggerita dalla pastorale  giovanile salesiana, partendo da un obiettivo, possibile per tutti coloro che lo desiderano: incontrare Gesù Cristo rivivendo l’esperienza degli apostoli. Affezionarsi a Gesù in modo tale da accettarlo come Signore della propria vita, come maestro e salvatore. Scoprire quali sono stati i suoi valori supremi, per cosa ha vissuto e si è sacrificato, ciò che ha animato la sua vita, che cosa ha voluto portare e lasciare nel mondo. E come farlo? Vivendo con Lui.

Così si potrà scoprire cosa fa, come lo fa, chi frequenta, il suo modo di comportarsi con le persone, cosa dice. Così si potrà risalire dai fatti ai moventi, cioè dalle parole ed azioni ai sentimenti e agli atteggiamenti da cui nascono parole ed azioni: in una parola, arrivare al cuore del vangelo. Così come l’esperienza degli apostoli è stata l’esperienza di un «incontro forte» che ha illuminato e chiarito ogni momento della vita.

Tutti conosciamo la bellezza di un incontro, ciò che trasmette al nostro cuore, il valore che lo contraddistingue e ne consegue: la capacità dell’ascolto. Perché non c’è incontro vero senza la capacità di mettersi davanti all’altro e ascoltarlo, perché l’incontro è relazione. Così il Dio biblico è un Dio definito in termini relazionali: è il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, è il Dio dei padri. È il Dio che parla e, in tal modo, chiama l’uomo a essere suo partner, nell’ascolto e dunque nella relazione.

La parola di Dio è creatrice e instauratrice di storia. La Parola è il dirsi di Dio che sempre si accompagna all’invio del suo Spirito e diviene così il suo darsi, l’atto con cui egli instaura una presenza dialogica che incontra l’essere umano nell’alleanza.

Se il fondamento di tutta la Bibbia è il fatto che Dio parla, l’uomo biblico entra nella relazione con Dio mediante l’ascolto. Egli cammina alla luce della fede ed è solo nell’ascolto che può avvenire il suo incontro con Dio. La storia di Dio con l’umanità è la storia del suo parlare che trova il suo vertice in Gesù Cristo, Parola definitiva di Dio all’umanità, ovvero Parola che dice tutto, che comunica pienamente la volontà di Dio verso gli esseri umani…

Spesso queste parole possono risultarci difficili o persino distanti, ma lette in prima persona assumono una musicalità diversa: io ho una storia con Dio…

Rileggiamo in questa poesia di Dietrich Bonhoeffer il primato del silenzio e della Parola.

Il Vangelo è come un cielo notturno: più lo si contempla e più stelle vi si scorgono.

Fonti: www.notedipastoralegiovanile.it www.monasterodibose.it