Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, 18-25 Gennaio 2021

Si apre lunedì 18 gennaio 2021 la settimana annuale dedicata alla preghiera per l’unità dei cristiani.
Le Chiese si rivolgono insieme ai fedeli per ribadire come tutto possa essere rinnovato dalla «presenza del Signore e della sua Parola di vita, custodita e annunciata nelle nostre comunità», e lo fanno tramite una Lettera Ecumenica scritta da monsignor Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, monsignor Polykarpos Stavropoulos, vicario patriarcale della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta, e dal pastore Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, dal titolo VIVIAMO E CELEBRIAMO LA NOSTRA UNITÀ NELLA PREGHIERA COMUNE.
Una riflessione autenticamente ecumenica, calata nella realtà di oggi ma con gli occhi illuminati della fede, che pur nella tragicità della situazione sa vedere il moltiplicarsi dei gesti di vicinanza, di servizio, di solidarietà concreta, soprattutto verso i più fragili e bisognosi. Continua l’invito ad impegnarsi, sotto la guida dello Spirito Santo, a costruire insieme, volendo e sognando non che «tutto torni come prima», ma che emerga una realtà migliore.
Anche la nostra chiesa di Milano, ed in particolare il Decanato di Rho di cui facciamo parte, organizza una serata di “incontro ecumenico della Parola” per mercoledì 20 gennaio ore 20.30 attraverso il canale youtube www.youtube.com/c/treincammino

È sicuramente un’occasione di preghiera a largo orizzonte, a più ampio respiro, a testimonianza che le nostre chiese e comunità hanno trovato e possono trovare ancora unità nella carità che è la più grande delle virtù e che, unica, rimarrà come sigillo della nostra comunione fondata nel Signore Gesù.
Che la preghiera di questa sera, e di questa settimana particolare, sia ancora più intensa gli uni per gli altri, rimanendo in Gesù, perché rimanere in Lui significa rimanere nel suo amore, quell’amore che ci spinge ad incontrare senza timore gli altri, specialmente i più deboli, i periferici, i poveri ed i sofferenti, come Gesù stesso ci ha insegnato, percorrendo senza sosta le strade del suo tempo.
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Fonte: www.avvenire.it