Seconda Domenica di Quaresima

Cristo Signore nostro…desiderando con ardente amore portarla a salvezza, le accendeva nel cuore le sete di Dio
(prefazione della II domenica di quaresima)
In questa seconda domenica di quaresima, il vangelo di Giovanni ci fa incontrare due persone con apparenti bisogni elementari; la samaritana al pozzo per attingere acqua e Gesù stanco e assetato che le chiede da bere. Nasce così, in maniera semplice, il loro dialogo, arrivando però a parlare di un’altra acqua e di un’altra sete. Sottolinea così don Roberto nella sua omelia della liturgia vigiliare vespertina, quando Gesù propone quell’acqua che può dissetare la vita spirituale. È la samaritana ad avere sete e Gesù cerca di portare nel suo cuore una parola capace di aiutarla ad amare Dio, a sentirsi amata da Dio, di quell’amore che solo Dio può dare. Dove sta la nostra sete? Abbiamo anche noi sete?
L’arcivescovo Delpini, nella sua omelia, ci dice che la parola di Gesù rivela un significato più alto e necessario dell’acqua: essa è immagine per dire dello Spirito, per rispondere alla sete di vita, alla sete di vita eterna.
Fermandoci a dialogare con Gesù, possiamo essere introdotti alla conoscenza di Dio. Il Suo viaggio, senza fretta, in terra di Samaria, è l’occasione per fermarsi un po’ con Lui, che ci insegna a pregare in spirito e verità.
È qui disponibile l’omelia del nostro arcivescovo nella messa della seconda domenica di quaresima.