Scalabrini, santo

Giovanni Battista Scalabrini, vescovo di Piacenza, fondatore dei Missionari di San Carlo Scalabriniani, della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo Scalabriniane, ispiratore delle Missionarie Secolari Scalabriniane e padre di tutti i migranti, sarà proclamato Santo il 9 Ottobre 2022.

Un nome che per la comunità senaghese ha origine precise, quando quel particolare carisma ha ispirato diversi giovani che circa negli anni ’80-90 hanno scelto la vita consacrata quale realizzazione della propria vocazione. Come non ricordare dunque padre Bruno e padre Cesare, fratelli entrambi missionari scalabriniani, e Antonella, Nadia, Monica, Luisa e Mirella entrate a far parte del ramo femminile della stessa famiglia.

Recita così la regola di vita n.2 degli scalabriniani: “È questa la missione che la Chiesa ci ha affidato per mezzo del nostro Fondatore, il vescovo di Piacenza, Giovanni Battista Scalabrini (1839-1905): farci migranti con i migranti, per edificare con essi, anche mediante la testimonianza della nostra vita e della nostra comunità, la Chiesa, che nel suo pellegrinaggio terreno si accompagna specialmente alle classi più povere e abbandonate; aiutare inoltre gli uomini a scoprire Cristo nei fratelli migranti e a cogliere nelle migrazioni un segno della vocazione eterna dell’uomo».

Scalabrini ha intuito che nel travaglio dell’emigrazione, con tutti i problemi e le difficoltà che essa porta con sé, si nasconde un germe di futuro. Attraverso l’incontro tra culture e mentalità si va preparando un mondo nuovo in cui persone e popoli si scoprono tra loro appartenenti nell’unica famiglia dell’umanità, all’interno della quale non regna l’uniformità, ma è possibile vivere la comunione tra le diversità ad immagine del Dio trinitario.

Le missionarie si definiscono una comunità in esodo, una famiglia nella quale loro stesse – di diverse provenienze e cultura – si sentono unite anche da una vocazione alla sequela di Gesù sulle strade degli esodi di questo tempo. Sperimentano nell’accoglienza di Gesù crocifisso-risorto, riconosciuto in ogni migrante e in tutto ciò che è straniero e imprevisto, la novità sempre sorprendente del Suo amore: “Ero straniero e mi avete accolto”.

Questo è il seme missionario che può fiorire anche nei nostri cuori. Dovunque siamo. E in qualsiasi momento. A cominciare forse proprio da oggi, in un giorno particolare in cui ricordare i nostri missionari e missionarie che hanno fatto del carisma di Scalabrini il loro carisma di vita.

Per chi volesse seguire la celebrazione, diverse sono le TV che seguiranno l’evento. In particolare proponiamo l’appuntamento su Rai1 dalle 9.40 nel programma “A Sua Immagine” presentazione del santo e a seguire Messa di Canonizzazione, commentata da uno scalabriniano e altre figure.