Proposta pastorale 2022-2023

La proposta dell’arcivescovo per il nuovo anno pastorale 22-23 intitolata Kyrie, Alleluia, Amen – Pregare per vivere, nella Chiesa come discepoli di Gesù è un “invito a ritornare sul tema della dimensione contemplativa della vita, ad approfondirne le motivazioni, a riconoscerne la necessità, a ricercarne una particolare cura all’interno della comunità e a livello personale.”

Il primo capitolo della proposta è dedicato a una riflessione sui significati autentici della spiritualità e della preghiera. Nella premessa il cardinale riporta le parole di Papa Francesco che indica la preghiera come “essenziale per rendere possibile e feconda la missione di annunciare il Vangelo nella gioia, anche nei vari ministeri ricoperti dai laici. Occorre una spiritualità che trasformi il cuore, occorre sempre creare uno spazio interiore che conferisca senso all’impegno e alle varie attività. E’ l’incontro orante con la Parola, il dialogo sincero con il Signore, che determina il nostro agire.”

Nel prosieguo, la proposta approfondisce la dimensione della preghiera comunitaria nel corso delle celebrazioni, invitando a introdurre – se utile – proposte, occasioni per offrire a tutti percorsi di preghiera che siano l’anima, il respiro, la forza della vita cristiana.” Dà risalto alla celebrazione comunitaria dell’Eucarestia quale centro della vita della comunità, indicando una partecipazione che attiva tutte le dimensioni della persona: le sensazioni, le emozioni, il pensiero, la memoria, e con tutti i sensi (la vista, l’udito, il tatto, la voce, il movimento). Non solo chi è preposto a svolgere uno specifico servizio, ma tutti, all’interno della celebrazione eucaristica, devono sentirsi chiamati a partecipare in ogni aspetto e in ogni momento a quell’Incontro irrinunciabile da cui scaturisce la vita di ogni credente.

I capitoli centrali sviluppano i termini che danno il titolo alla lettera pastorale. Kyrie, la professione di fede in forma di invocazione. Alleluia, la gioia della Pasqua in forma di cantico corale. Amen, la professione di fede in forma di obbedienza.

Delpini si sofferma poi su due contenuti per la nostra preghiera: quella per le vocazioni e quella particolare per la pace, che deve “esprimere fiducia nel Dio che opera nel cuore delle persone e nei rapporti tra i popoli.”

Sarà compito di ogni comunità pastorale, vivere questa dimensione essenziale della vita cristiana, affinché si cammini verso una vita spirituale più autentica.

Così, attraverso la preghiera, potremo far entrare nel nostro cuore tutto ciò che riguarda l’altro, non per una qualche nostra grande capacità psicologica o emotiva, ma perchè il cuore di Dio è diventato una cosa sola con il nostro.

Henri Nouwen

È possibile acquistare la lettera pastorale presso il banco della buona stampa nelle chiese parrocchiali o leggerla cliccando QUI.

Si comunica inoltre che all’inizio del nuovo anno pastorale l’Arcivescovo ha espresso il desiderio di divulgare capillarmente tale lettera, e pertanto i sacerdoti e i membri dei consigli pastorali sono invitati per VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2022 alle ORE 21 c/o il Santuario di Rho per l’incontro con Delpini che presenterà la proposta.

BUON CAMMINO