La Preghiera del Primo Venerdì

…che i sentimenti e il pensiero di Cristo ispirino il nostro sentire e il nostro pensare…
(Arcivescovo Mario Delpini)
Nel primo venerdì di quaresima, nella preghiera personale svoltasi nelle chiese parrocchiali, abbiamo adorato la croce lasciandoci ispirare dalle parole della Lettera ai Filippesi “umiliò se stesso, facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.”

Davanti alla croce…restiamo smarriti. Come è possibile parlare di potenza della croce, di gloria della croce, di vanto della croce, addirittura di bellezza della croce? Il cardinale Martini ci viene in aiuto. Ci dice che in Gesù crocifisso noi contempliamo una molteplice ricchezza: la certezza che Dio ci ama incondizionatamente, la certezza che Gesù ci è vicino con compassione in tutte le nostre prove della vita…
Nel silenzio della preghiera personale, nel percepire gli occhi di Gesù noi sentiamo che Dio ci ama, che Dio non ci respinge, che Dio ci salva, che Dio ci mette nel cuore la grazia della santità. La croce diventa allora non solo potente, ma gloriosa e capace di ridare armonia e verità ai nostri rapporti.
QUI il testo delle meditazioni del primo venerdì di quaresima.
Continuiamo la nostra preghiera per la quaresima.
Adorando insieme la croce, segno della nostra salvezza,
chiediamo umilmente perdono per noi,
per le colpe di cui noi ci siamo macchiati;
chiediamo perdono anche a nome di tutti coloro che non sono qui
e non sanno chiedere perdono al Signore per le loro colpe.
Essi non sanno di quanta gioia e di quanta pace il loro cuore
sarebbe pieno se sapessero farlo.
Chiediamo perdono a nome di tutta l’umanità,
del tanto male commesso dall’uomo contro l’uomo,
del tanto male commesso dall’uomo contro il Figlio di Dio,
contro il salvatore Gesù,
contro il profeta che portava parole di amore.
E mettiamo la nostra vita nelle mani del crocifisso
perché egli, redentore buono, redima e salvi il nostro mondo,
redima e salvi la nostra vita col conforto del suo perdono.