La Bella Storia dell’Oratorio Feriale

Non c’è che dire: la storia in oratorio è proprio una BELLA STORIA! E l’esperienza di quello estivo, per qualche ragazzo già completata o trasferita al campeggio, non esaurisce il suo messaggio: dovunque siamo, rimangono ancora delle pagine da scrivere. La BELLA STORIA – che è la vita di ciascuno – continua! E sta a ciascuno fare in modo che sia espressione del talento che ognuno di noi è.

La BELLA STORIA del nostro oratorio feriale dunque è una storia che assomiglia a un piccolo capolavoro, resa possibile grazie ad adolescenti e giovani che hanno dedicato le loro giornate estive alla cura dei più piccoli, grazie ai ragazzi che imparano a stare assieme e a crescere seguendo sempre più lo stile di Gesù, grazie ad adulti che hanno dato la loro disponibilità alla collaborazione o che “dietro le quinte” sono stati i registi e gli scrittori di questa BELLA STORIA, arricchita quest’anno anche dalla presenza speciale del nostro seminarista Matteo, che ci consegna questa sua testimonianza.

Il primo oratorio feriale nelle vesti da seminarista ha portato nella mia esperienza di cammino di fede un nuovo sapore alla vita. Immerso nelle molteplici attività, incarichi e organizzazioni, ma soprattutto nelle storie dei volti che mi hanno accompagnato, ecco che cinque settimane sono a dir poco volate. Molto bello e appassionante è stato seguire la proposta dell’oratorio estivo della Pastorale Giovanile FOM (Fondazione Oratori Milanesi), in cui per ogni settimana veniva presentata una parabola del Vangelo ed in parallelo la figura di un santo. Accostarsi alle vite di donne e uomini (Madre Teresa, padre Pino Puglisi, Gianna Beretta Molla, Santa Francesca Cabrini, Piergiorgio Frassati) che hanno reso la loro vita una vera e propria testimonianza di fede non è mai scontato, soprattutto quando chi ascolta ha 7, 10 o 13 anni. Ma è nelle loro espressioni incuriosite, nei loro silenzi carichi di attenzione e nelle loro sincere domande che mi si è resa manifesta ciò che troppo facilmente sfugge: la Parola del Signore non ha troppo bisogno di arricchimenti o semplificazioni per giungere al cuore delle persone. Sono infatti gli stessi bambini, o gli animatori, che dopo aver ascoltato quelle Parole, quelle vite, venivano a chiedermi incuriositi come mai ho intrapreso questo cammino, come se riconoscessero una bellezza vera che emerge dalle pagine del Vangelo e che effettivamente può rendersi concreta nella vita. Sono gli stessi bambini che hanno il desiderio di conoscere meglio se stessi e la loro amicizia con Gesù e, a partire da quest’ultima, le loro amicizie di tutti i giorni. Grazie alla figura di don Giovanni, al seminarista Antonio, a Diego e a tutti coloro che rendono possibile l’oratorio feriale con il loro servizio, ho imparato che nulla è da dare per scontato, che bisogna sempre avere mille occhi e attenzioni, e anche che è nell’imprevisto che ci si gioca veramente: è lì che si è chiamati a rispondere a ciò che la realtà ti presenta, con i propri limiti e con i propri carismi. Sono state settimane che hanno chiesto tanto, ma che hanno riempito il cuore di gratitudine.

Non ci resta dunque che continuare a vivere questa BELLA STORIA, grazie anche all’esempio dei santi citati, non santi idealizzati e lontani, ma testimoni autentici che hanno saputo vivere sulla loro pelle cosa significa ricevere un talento, trafficarlo e partecipare alla gioia, nonostante le difficoltà incontrate ma attraversate con coraggio e profonda fede. Essere pienamente se stessi per testimoniarlo agli altri, nel servizio, nell’amore, nella carità, rendendo la propria vita un capolavoro!

E adesso qualche foto dai nostri oratori: tra laboratori, animazioni varie, giochi e momenti di gruppo!