Inizio di Quaresima

All’inizio di questo tempo forte e particolare – che quest’anno si è rivelato tale da più punti di vista – la nostra comunità pastorale è invitata a vivere le prime occasioni di preghiera, che se pure in forma fisica non comunitaria, rispettano sempre un’unità spirituale.

Il nostro arcivescovo Delpini ha rivolto queste parole:
Invoco la benedizione di Dio su questa nostra terra e su tutte le terre del pianeta. In questo momento l’apprensione per sé e per i propri cari, forse persino il panico, si diffondono e contagiano il nostro vivere con maggior rapidità e con più gravi danni del contagio del virus.
Invoco la benedizione di Dio per tutti: la benedizione di Dio non è una assicurazione sulla vita, non è una parola magica che mette al riparo dai problemi e dai pericoli. La benedizione di Dio è una dichiarazione di alleanza: Dio è alleato del bene, è alleato di chi fa il bene.
Invoco la benedizione di Dio sugli uomini di scienza e sui ricercatori. (…) In momenti come questi si deve confermare un giusto apprezzamento per i ricercatori e per gli uomini e le donne che si dedicano alla ricerca dei rimedi e alla cura dei malati.
Invoco la benedizione di Dio per tutti coloro che hanno responsabilità nelle istituzioni. La benedizione di Dio ispiri la prudenza senza allarmismi, il senso del limite senza rassegnazione. (…)
Invoco la benedizione di Dio su coloro che sono malati o isolati. Vi benedico in nome di Dio perché Dio è alleato del desiderio del bene, della salute, della vita buona di tutti. (…)
Mi permetto di invocare la benedizione del Signore e di invitare tutti i credenti a pregare con me:
