Il Nostro Parroco ci scrive…

Ecco la bella lettera che il nostro parroco ci scrive, dal titolo “Quaresima, un tempo per….”

Carissimi parrocchiani,
con questa IV domenica siamo giunti a metà del cammino quaresimale, cammino che ci porterà a vivere la Settimana Santa, la settimana fondamentale per la nostra vita di fede.
Stiamo vivendo la Quaresima di quest’anno in un modo particolare e forse unico: le celebrazioni eucaristiche a porte chiuse, il rimanere in casa, l’osservare delle regole e delle imposizioni.
E’ davvero questa una Quaresima anomala, tanto da far impressione anche a noi preti che dobbiamo celebrare senza la presenza e la partecipazione del popolo di Dio.
Aprendo casualmente la Bibbia mi è capitato di soffermarmi su una pagina del libro di Qoelet in cui si legge che c’è un tempo per ogni cosa! Anche noi stiamo vivendo un tempo particolare e anche in questo periodo dovremmo sforzarci di:
Trovare un tempo per pregare.
Pregare significa entrare in dialogo con il Signore, offrire la propria giornata a Lui, fare bene il proprio dovere, sia da genitore sia da figlio; significa trovare il tempo per ascoltare la Sua Parola, vivere bene l’Eucarestia spirituale anche attraverso i vari social, pregare al mattino e alla sera, fare un po‘ di silenzio all’interno della propria vita.
Questa occasione ci dà la possibilità di riscoprire che tutto quello che si realizza nel quotidiano ha come un unico punto di partenza, Gesù, dal quale si deve essere in grado di ripartire.
Trovare un tempo per digiunare.
Digiunare significa astenersi da qualcosa, per esempio dalla televisione, da sostituire con la lettura di qualche libro della Bibbia o con qualche biografia di santi e sante per riflettere su come queste persone sono state capaci di vivere, in modo coerente alle scelte di vita fatte, il proprio tempo.
Digiunare può significare spendere un po’ del nostro tempo per telefonare o inviare significativi messaggi a persone malate, anziane o sole.
Digiunare significa interrompere il ritmo di frenesia quotidiana per poter scoprire che il tempo che Dio ci dona può essere adoperato nel migliore dei modi.
Trovare un tempo per gesti di carità.
Essere caritatevoli significa avere delle attenzioni, delle cure che ognuno di noi rivolge a chi è meno fortunato. Fermarsi ci porta a capire che aiutare un fratello significa aiutare Gesù.

L’impegno di questa seconda parte di Quaresima vuole pertanto essere un invito a cercare “UN TEMPO PER…” e “UN TEMPO DI FERMARSI” per riscoprire ciò che è utile e prezioso per la nostra vita di fede.
Don Roberto