Fratelli Tutti, la nuova enciclica di Papa Francesco

È di qualche settimana fa l’uscita della nuova enciclica di papa Francesco intitolata “Fratelli tutti” firmata presso l’altare della tomba di San Francesco, dopo il breve viaggio che il papa ha compiuto da Roma ad Assisi – esempio di una chiesa in uscita – e inverso a quello che il giovane Francesco nel 1209 compì per recarsi a Roma proprio per ottenere un’approvazione papale…
Dopo una breve introduzione che il papa propone con alcune parole di San Francesco e raccontando l’ispirazione seguita nello scriverla, l’enciclica si sviluppa in una serie di capitoli, iniziando dal PRIMO che “considera alcune tendenze del mondo attuale ostacolanti lo sviluppo della fraternità universale” (il ritorno a nazionalismi chiusi, il senso di perdita della coscienza storica, il rischio di dissolvenza del pensiero critico e dell’impegno per la giustizia, il diventare insensibili di fronte alla parte di umanità divenuta sacrificabile e a diverse forme di spreco; la mancanza di uguaglianza nei diritti umani, soprusi contro la dignità umana; il deterioramento dell’etica, un indebolimento dei valori spirituali e del senso di responsabilità).
Prosegue poi dando voce ai “percorsi di speranza”, a testimonianza di come Dio continui a seminare nell’umanità semi di bene…
Fa da sfondo, nel capitolo SECONDO, la parabola del buon samaritano, che interpella ciascuno e fa prendere decisioni su come agire. È un testo che ci invita a far risorgere la nostra vocazione di cittadini del nostro Paese e del mondo intero, costruttori di un nuovo legame sociale. Coi suoi gesti il buon samaritano ha mostrato che «l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è tempo che passa, ma tempo di incontro» e pertanto l’unica via d’uscita è tentare di essere come il buon samaritano.

Nel capitolo TERZO Francesco indica la necessità di promuovere il bene morale e il valore della solidarietà che è un modo di fare la storia, un’altra logica, quella che parte dal possedere l’inalienabile dignità umana che permette a tutti di avere una terra, una casa e un lavoro.
Al tema delle migrazioni è dedicato il QUARTO capitolo, nel QUINTO invece è espresso quello della miglior politica. “Per rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale – scrive Francesco – capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l’amicizia sociale, è necessaria la migliore politica, posta al servizio del vero bene comune.”
Nel SESTO capitolo viene affermato che il vero dialogo è quello che permette di rispettare la verità della dignità umana.

Il SETTIMO capitolo si sofferma sul valore e la promozione della pace. L’OTTAVO afferma che le diverse religioni, a partire dal riconoscimento del valore di ogni persona umana come creatura chiamata ad essere figlio o figlia di Dio, offrono un prezioso apporto per la costruzione della fraternità e per la difesa della giustizia nella società.
L’enciclica si conclude con l’appello alla pace, alla giustizia e alla fraternità richiamato dalla firma del documento sulla fratellanza umana e con la preghiera rivolta al Creatore affinché ispiri i nostri cuori ad uno spirito fraterno.
L’enciclica “Fratelli tutti” di papa Francesco è in vendita e prenotabile nelle chiese parrocchiali dal 01 novembre 2020.
Fonte: www.avvenire.it