Don Marco Ruffinoni e Matteo Viscomi


Lettera di don Marco Ruffinoni scritta il 05 agosto 2020, ordinato prete in Duomo a Milano il 05 settembre 2020.
Manca un mese esatto alla nostra Ordinazione presbiterale: l’emozione è davvero tanta.
Lo è ancora di più al termine di questa giornata, forse poco significativa per molti, ma densa di significato per me. Oggi è il giorno in cui a Introbio, il mio paese natale, festeggiamo la Madonna di Biandino, Colei che nel 1836 protesse il paese dal colera, e che oggi, a distanza di 184 anni continua a custodire e accompagnare tutti gli introbiesi. Esattamente 6 anni fa, il mio parroco don Mauro Malighetti annunciava il mio ingresso in Seminario nel settembre successivo. Oggi, a distanza di 6 anni, sono salito al Santuario, carico di emozioni per questi anni vissuti con la comunità del Seminario e con le comunità che mi hanno accompagnato, e fremente per il grande passo che ormai è prossimo.
Tutto è ormai pronto: il camice donato dai miei genitori, la casula donata dalla mia parrocchia, il calice lasciatomi in eredità da don Alfredo Zoppetti, sacerdote nativo di Introbio… eppure, non sono neppure queste le cose che contano davvero, non è questo il centro. La festa di oggi, come ogni anno, termina con il canto del Te Deum e la benedizione con il SS. Sacramento: questo è il centro. Da questa antica sapienza dei nostri padri desidero imparare.

Per questo nell’immagine a ricordo della mia Ordinazione ho voluto mettere l’Eucarestia, in una foto suggestiva durante una serata di adorazione in Seminario. Lì emerge con forza la Luce che squarcia il buio della notte. Non solo un’immagine “bella”, ma una autentica catechesi. Gesù è Colui davanti al quale ogni ginocchio si piega e riconosce la sua Maestà, la sua centralità, il suo essere fondamento
Oggi non potevo non commuovermi contemplando l’Eucarestia. Al Signore ho voluto affidare la mia famiglia, il mio cammino, le tante persone incontrate e quelle che non ci sono più. Lì riconosco il centro da custodire e ricercare sempre, ogni giorno, proprio in quell’Eucarestia che fra un mese celebrerò per la prima volta, su questo stesso altare.
Don Marco Ruffinoni
