Domenica delle Palme

Inizia la settimana santa con questa domenica particolare che è un invito alla gioia: celebriamo infatti Gesù che entra trionfante in Gerusalemme, ricordiamo l’amicizia e l’amore di Maria Marta e Lazzaro che ospitano Gesù in casa loro e quel bel gesto di Maria che unge il capo di Gesù con un profumo prezioso, segno importante che richiama all’amarci gli uni gli altri, con gesti concreti.
Inizia la settimana santa con questa domenica particolare che è anche inizio di quella settimana che ci porterà a celebrare la Sua morte e già fin da ora non possiamo dimenticare che quella folla che grida «Osanna Benedetto Colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele» è la stessa folla che qualche giorno dopo urlerà sotto il palazzo di Pilato «crocifiggilo!»
Inizia per noi il tempo di riconoscere i tanti segni presenti in questa settimana Santa e fare l’esperienza di fede e di amicizia con il Signore, vivendo questi segni salvifici che la Chiesa ci offre con due atteggiamenti di fondo (come proposti in una riflessione di don Franco Manzi):
- il primo è la meraviglia credente. Quanti segni d’affetto il Signore ha compiuto! Quanti gesti d’agapè (che significa amore disinteressato, fraterno, smisurato) Egli ha compiuto! È l’amore di Dio per l’umanità. Perciò teniamo “fisso lo sguardo su Gesù”… Se ci lasceremo toccare dalla meraviglia credente, anche in noi qualcosa di buono inizierà a vivere perché “se uno è in Cristo, è nuova creatura”
- il secondo è imitare Maria e la sua capacità di esprimere a Cristo il suo affetto credente. Fermiamoci davanti a Lui, riserviamoci del tempo per contemplare ciò che più ci fa avvicinare a Lui, cerchiamo di avere “in noi gli stessi sentimenti” che durante la passione furono in Lui (Fil 2,5) e permettiamo a Cristo Risorto di fare di nuovo un’irruzione salvifica, in noi.
Probabilmente, anche dentro di noi qualche «frutto dello Spirito» (Gal 5, 22) sta attendendo di venire alla vita! Così sia.
Fonte: www.liturgiagiovane.org