Carlo Acutis, beato!

Sabato 10 ottobre nella basilica papale di San Francesco in Assisi sarà tutta la chiesa italiana ad esprimere gioia grande per la beatificazione di Carlo Acutis, la chiesa umbra che lo ha visto camminare sulle orme del suo santo, la chiesa ambrosiana che gli ha dato i natali e accompagnato nel suo incontro con Gesù, la chiesa di tutti – ormai in molti ad essergli devoti in tutto il mondo.
Tra loro, molti giovani che trovano in lui un modello di vita, che fanno correre di bocca in bocca i suoi celebri slogan:
NON IO, MA DIO!
EUCARISTIA, AUTOSTRADA VERSO IL CIELO
TUTTI NASCIAMO ORIGINALI, MA MOLTI MUOIONO FOTOCOPIE
È proprio da questo motto che prende il via una delle biografie del giovane, che presenta Carlo come un adolescente del nostro tempo come altri, impegnato nella scuola, tra gli amici, in oratorio, grande esperto ed appassionato di computers, qualità che mette a servizio di chiunque richieda lui un aiuto.
In tutto questo è inserito il suo incontro con Gesù Cristo, la sua amicizia con Lui che va mantenuta e conquistata ogni giorno, a costo anche di qualche sacrificio. Alla base di tutto c’è un’assidua preghiera, la partecipazione quotidiana all’Eucarestia, perché Carlo ha ben compreso che senza la Grazia divina ogni sforzo è inutile.
Ha un obiettivo chiaro: raggiungere quante più persone possibili per far conoscere loro la bellezza e la gioia dell’amicizia con Gesù. Nel tempo a disposizione di ciascuno.

Carlo morì a soli 15 anni per una leucemia fulminante offrendo le sue sofferenze per il Papa, per la Chiesa, per andare in Paradiso. Commoventi ed umane sono le testimonianze della mamma, dei compagni di classe, degli amici catechisti, delle monache che ha conosciuto, del suo direttore spirituale, di una moltitudine di gente differente che si sono rivolte a lui con fiducia. Già in vita, Carlo è riuscito ad avvicinare tante persone a Dio.
La sua beatificazione può essere un’occasione unica, anche per noi, per entrare in conoscenza con la sua spiritualità, il suo modo di vivere, il suo credo. Perché essa possa divenire un punto di riferimento ed un incoraggiamento alla santità per tutti. Essa è vocazione. Anche per i giovani.
Per far conoscere Carlo ai più piccoli ci sono libiricini, fumetti, video, ed anche per adolescenti, giovani, adulti ci son libri per tutti i gusti, basta scegliere quello che attira di più!
Fonti: www.chiesadimilano.it