Buona Pasqua dai nostri missionari

Eccoci giunti a Pasqua, dopo un cammino di conversione del cuore e di incontri.

È ricordando la presenza di padre Cesare e padre Bruno Ciceri nella cena del povero del 17 marzo che vogliamo condividere l’augurio scaturito dalle parole di Scalabrini che abbiamo ascoltato quella sera, quando si rivolgeva ai sacerdoti e a tutti i cristiani di ogni tempo: “…mettersi in ginocchio davanti al mondo per implorare come una grazia il permesso di fargli del bene, ecco questa è una giusta ambizione. Quanto si ha di ingegno, di forza, tutto lo si adoperi a questo fine. Sorge una sciagura? Si vola ad alleviarla. Scoppia un litigio? Si è araldi di pace. E qui ci si fa sostegno ai vacillanti, scudo agli oppressi là occhio ai ciechi, lingua ai muti, compagni ai carcerati. Si dà tutto a tutti per guadagnare tutti a Gesù Cristo.”

Come anche ci testimonia Nadia Antoniazzi, che da Agrigento ci racconta di come si può tentare di cogliere, sempre, gli spazi positivi che il movimento di popoli sta aprendo alla crescita di una nuova umanità, preannunciata nel mistero pasquale. Invitandoci al “vieni e vedi” come azione possibile e necessaria per ciascuno.

QUI potete trovare il suo testo completo.

Nella Pasqua risuona forte l’annuncio di Cristo vivo. Pasqua è oggi, è ogni giorno dell’esistenza umana e cristiana quando rinnoviamo la nostra scelta a Cristo. Il nostro incontro con Lui (e tra di noi per mezzo e grazie a Lui) diventi una sorgente di forza ed entusiasmo.

Buona Pasqua, nel Signore Risorto.