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Battesimo degli Adulti

La Comunità Pastorale San Paolo Apostolo prevede un accompagnamento a chi, da adulto, vuole intraprendere il cammino per diventare cristiano e ricevere il Sacramento del Battesimo, della Cresima e della Eucaristia.

Il cammino del catecumenato si articola su un percorso di due anni, che permette di giungere, in piena libertà e consapevolezza, alla scelta di entrare a far parte della comunità dei credenti in Cristo.

È un percorso che vuole far conoscere

  • chi è e cosa ci insegna Gesù;
  • che cosa vuole dire entrare in una comunità, la Chiesa, che ha come riferimento la Parrocchia;
  • perché è importante – essenziale, anzi, per chi si dice cristiano – andare a Messa, pregare con costanza, leggere il Vangelo, vivere nell’ amore verso tutti.

È un cammino lungo, impegnativo e, a volte – visti gli impegni lavorativi di tutti noi – faticoso. Ma è anche alquanto entusiasmante e stimolante.

Nell’ approfondimento della Parola di Dio, nell’ assaporare – con giornate di ritiro – diversi modi di essere Chiesa e nella scoperta di essere comunità nella liturgia e nella preghiera, i catecumeni (ma anche gli accompagnatori e i catechisti, che non devono solamente “insegnare” i contenuti del Cristianesimo, ma devono – soprattutto – testimoniare cosa vuol dire essere cristiani) a poco a poco imparano a far entrare nella propria quotidianità le parole di vita della Bibbia e del Vangelo.

Gli incontri hanno una scansione settimanale o quindicinale.

Nel periodo di Avvento del primo anno viene celebrato il Rito di Ammissione che, durante una delle celebrazioni eucaristiche della nostra comunità, attesta ufficialmente che un adulto della nostra Parrocchia chiede di intraprendere un cammino di discernimento e di preparazione. La comunità intera è così spronata a ricordare il proprio Battesimo e viene investita della responsabilità di pregare per il catecumeno.

Come testo di riferimento si è scelto di usare l’Itinerario catecumenale con gli adulti di Andrea Fontana, che viene commentato durante gli incontri.

È soprattutto la Parola di Dio che deve parlare in prima persona, per cui si cerca di partire sempre dalla Bibbia in ogni incontro e riflessione.

Il Vangelo di Marco, in particolare, è letto e ampiamente meditato nel corso dell’intero cammino.

Si vogliono far conoscere ai catecumeni aspetti diversi della vita della Chiesa:

  • attraverso l’esperienza di differenti modalità di vivere il nostro essere cristiani e nell’ incontro con comunità monastiche;
  • attraverso i momenti preziosi dei ritiri per catecumeni e accompagnatori proposti dalla diocesi, ricchi di spunti di riflessione e di richiami alla Parola di Dio, nei quali è estremamente importante il confronto con i catecumeni che provengono da altre nazioni e appartengono a culture anche molto diverse dalla nostra.

Importante è anche la giornata trascorsa visitando, a Milano, i luoghi della fede ambrosiana primitiva (Duomo, Sant’Ambrogio, Sant’Eustorgio, San Lorenzo), durante la quale i catecumeni sono invitati a riflettere più concretamente sul significato del Battesimo.

Nel secondo anno si continua il lavoro sul testo di Andrea Fontana e si approfondiscono significati e simboli della liturgia e della Santa Messa, imparando quale relazione esse hanno con le scelte della quotidianità della vita cristiana.

Vengono spiegati e approfonditi anche il Credo Apostolico, i Sacramenti e i doni dello Spirito Santo che, con particolare abbondanza, vengono profusi ai catecumeni nella liturgia della Veglia Pasquale.

Nella prima domenica del tempo di Quaresima del secondo anno di cammino i catecumeni vivono il Rito di Elezione, presieduto dal Vicario Episcopale della nostra Zona Pastorale.

Nelle quattro domeniche successive seguono gli scrutini in Parrocchia.

La preparazione termina il sabato precedente la Domenica delle Palme, quando – durante la Veglia in “Traditione Symboli” nel Duomo di Milano – i catecumeni ricevono, dalle mani del nostro Arcivescovo, il Simbolo degli Apostoli, il Credo, sintesi massima della nostra fede cristiana.

Il cammino di catecumenato termina in Parrocchia (ma se ne apre un altro: quello del cristiano che, ogni giorno, deve testimoniare la sua fede in Gesù, morto e risorto) con la Veglia nella notte di Pasqua, durante la quale i catecumeni ricevono Battesimo, Confermazione ed Eucarestia.

Viene così suggellato un cammino che è stato – ma ancora è e sarà – impegnativo ed entusiasmante.

Per i catecumeni – così come per ognuno di noi che già ha ricevuto il Battesimo – rimane ancora molto da lavorare:

  • la conoscenza della Parola di Dio non può e non deve rallentare;
  • il coinvolgimento nella vita della comunità e della Chiesa deve trovare i giusti spazi;
  • il cuore deve essere esercitato per imparare a leggere i bisogni dei fratelli, così come fantasia e ragione devono saper “inventare” le giuste modalità di intervento nella carità.