50 Anni di Campeggio!

Lo scorso 16 novembre presso il salone Polifunzionale dell’Oratorio si è festeggiato il cinquantesimo anniversario del campeggio estivo della parrocchia di Senago, un traguardo importante, raggiunto grazie allo straordinario impegno di tantissime persone.

Il campeggio nasce nel 1968 da un’idea di don Giuseppe Angiari, novello coadiutore dell’oratorio di Senago con il desiderio di portare in vacanza in montagna i ragazzi, precisamente in tenda. Solo pochi giorni e poche tende per il primo anno; una sorta di sperimentazione. La meta sono i monti sopra l’abitato di Ossuccio, sul lago di Como.

La prova è positiva e l’anno successivo il gruppo aumenta e le tende vengono montate sui Monti di Gottro, sopra Porlezza. Il cuoco, Atarcisio Sioli, ha a disposizione un locale cucina ricavato in un fienile.

Nel 1970 finalmente viene acquistata una baracca cucina e da quell’estate in poi le strutture vengono costantemente migliorate: una pagoda per ritrovarsi e per mangiare, i servizi igienici, le docce, una tenda per il lavaggio piatti e il ricovero delle stoviglie, un magazzino, la tenda cappella…

Le mete cambiano frequentemente: Torgnon, Lillaz, Auronzo di Cadore, Santa Caterina Valfurva, Val Ferret (in questa località, nel 1978, inizia anche l’avventura delle ragazze Senaghesi, accompagnate da don Angelo Grondona) Champoluc, Ceresole Reale….fino al 2018, anno del ritorno a Torgnon, in valle d’Aosta.

Aumentano anche i turni di vacanza: ragazze, ragazzi, adolescenti, famiglie

Una stima approssimativa ci porta a dire che in cinquant’anni almeno 7000 ragazzi e ragazze hanno vissuto con gioia questa esperienza: la stessa gioia che è emersa spontaneamente durante la festa del 50° anniversario. Oltre 320 giovani di oggi e di tanti anni fa hanno cenato insieme e rivisto immagini e filmati che hanno velocemente ripercorso mezzo secolo di storia.

In una occasione così bella è importante dire almeno alcuni GRAZIE:

  • grazie a don Giuseppe Angiari, per aver avuto questa meravigliosa e folle idea e aver coinvolto i suoi ragazzi e i suoi giovani nell’avventura
  • grazie a tutti gli altri sacerdoti, che hanno voluto proseguire con questa proposta. Questa non è una cosa così scontata! In molte parrocchie al cambio di un sacerdote è corrisposto anche la scelta di una vacanza diversa e sicuramente meno impegnativa, almeno dal punto di vista logistico
  • grazie ai seminaristi, alle religiose e a tutti i volontari che hanno reso e rendono ancora possibili i vari turni: cuochi, educatori, animatori, aiutanti adulti…
  • grazie al gruppo tecnico campeggio, che con tanta fatica prosegue il lavoro, il tanto lavoro necessario per mantenere, riparare, rimodernare e immagazzinare le strutture. Un gruppo che avrebbe bisogno di un ricambio generazionale e che cerca di coinvolgere i giovani, il loro entusiasmo e la loro energia
  • grazie agli adulti e famiglie che ogni ferragosto provvedono a smontare le prime strutture: anche qui servirebbe una piccola rivoluzione e il coinvolgimento di forze nuove
  • grazie alle ditte e artigiani di Senago, che hanno messo a disposizione i loro automezzi, spesso gratuitamente, per i numerosi viaggi necessari per il trasporto dei materiali.
  • grazie al gruppo CAMPEGGI RIUNITI, ente voluto dalla Diocesi per organizzare e coordinare le vacanze in tenda dei nostri oratori e che ormai da 25 anni fornisce un supporto tecnico e logistico insostituibile
  • grazie infine agli ormai tanti amici del campeggio che ci aiutano e ci sostengono da lassù. Non serve fare nomi, ma credo che ognuno di noi porti nel cuore almeno alcuni di loro

La prossima primavera, in occasione dell’apertura delle iscrizioni per la vacanza estiva 2019, abbiamo intenzione di pubblicare un piccolo volume, con la raccolta delle fotografie più significative di questi cinquant’anni in montagna e con gli interventi di tutti i sacerdoti che hanno accompagnato i nostri ragazzi.

Ancora oggi il campeggio rappresenta una vacanza in cui si riesce ad assaporare essenzialità, spirito di servizio, amicizia, bellezza della natura, silenzio, momenti di pausa, di riflessione e di preghiera. Una proposta educativa in cui la nostra comunità vuole ancora scommettere.